l’assorbitore di ossigeno

Affinchè i sali minerali contenuti al suo interno si ossidino, sono necessari due fattori fondamentali
- – OSSIGENO : Presente all’interno della confezione
- – H2O in forma gassosa : VAPORE che fuoriesce dal prodotto caldo e fumante
L’importanza della temperatura nell’attivazione degli assorbitori di ossigeno
Gli assorbitori di ossigeno iniziano ad attivarsi già al momento dell’esposizione all’aria, appena vengono rimossi dalla confezione sottovuoto in cui sono sigillati. Questo primo contatto con l’ambiente esterno dà il via a una reazione progressiva, che però può essere troppo lenta se non supportata da condizioni favorevoli.
È qui che entra in gioco un concetto chiave: la temperatura del prodotto al momento del confezionamento. Come mostra chiaramente il grafico seguente, a parità di potere assorbente, la velocità di reazione dell’assorbitore varia significativamente a seconda che il prodotto sia freddo (a temperatura ambiente) o caldo (appena lavorato):

- Linea blu: prodotto a temperatura ambiente (freddo), con attivazione lenta e ritardata;
- Linea rossa: prodotto caldo, che grazie al calore e all’umidità residui attiva rapidamente l’assorbitore.
Nel caso di un prodotto freddo, ad esempio abbattuto o conservato in frigorifero, l’assorbitore può impiegare anche ore per entrare pienamente in funzione, lasciando l’ossigeno libero di interagire con il prodotto in un momento delicato. Al contrario, utilizzando il vapore di un prodotto caldo, la reazione è quasi immediata, favorendo un ambiente protettivo fin dai primi minuti dopo la chiusura della confezione.
Questa osservazione, inizialmente ignorata nel settore, è stata intuita e sviluppata per la prima volta da Oxydis, che ha creato una vera e propria innovazione di processo. Grazie al nostro brevetto, siamo in grado di stimolare meccanicamente l’attivazione dell’assorbitore attraverso calore/vaporizzazione diretto o indotto, prima della sigillatura del prodotto. Questo metodo assicura un avvio rapido e controllato della reazione, migliorando notevolmente la sicurezza del confezionamento e riducendo il margine di errore nella fase più critica della conservazione.
Oxydis è stata la prima a portare questa novità nel settore, integrandola nei propri protocolli e rendendola disponibile per le aziende che vogliono evolvere verso una conservazione realmente efficace e sicura.
Principi tecnici
L’assorbitore di ossigeno non è un additivo alimentare,
attraverso il principio dell’ossidazione della polvere di ferro, l’assorbimento dell’ossigeno nella confezione avviene in 5-96 ore (vedi grafico precedente). Riduce rapidamente la concentrazione di ossigeno nella confezione alimentare raggiungendo valori fino allo 0,01% e garantisce che gli alimenti non si ossidino. La sua reazione è stabile, senza generare gas nocivi, senza effetti collaterali, ma limitandosi alla sua azione assorbente.
1° Scegliere il contenitore giusto
Tutti i sacchetti per l’imballaggio alimentare hanno un certa permeabilità all’ossigeno. Con il passare del tempo, l’ossigeno entrerà lentamente nell’imballaggio, fornendo così le condizioni per la crescita di muffe e batteri aerobici quali muffe alimentari, acido oleoso, ossido bruno e perdita di vitamine, ecc.

Il contenitore del prodotto crea una barriera contro la atmosfera esterna. Tutti i contenitori, a seconda delle loro caratteristiche fanno permeare all’interno ossigeno. Il contenitore che ha una barriera praticamente perfetta è il vetro. Le plastiche hanno una propria permeabilità all’ossigeno. Minore sarà questo valore, minore sarà l’ossigeno che nel tempo entrerà attraverso il contenitore.
2° Cosa è la permeabilità

La permeabilità all’ossigeno è la quantità espressa in grammi che riesce a passare in 1 metro quadrato in 24 ore alla temperatura di 25°C alla pressione di 1 Atmosfera. Non ha influenza lo spessore della busta che normalmente viene espressa in micron, il cui valore ha solo valenza per quanto concerne la robustezza meccanica. Influisce in modo considerevole invece la presenza di EVOH, il cui polimero rende più fitta la maglia delle plastiche portando i valori della permeabilità a pochi grammi ( normalmente siamo sotto i 5 gr/mq/24Hr ).

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3° Calcolare la dimensione
Esistono svariate dimensioni di assorbitori di ossigeno. Per scegliere la giusta dimensione dell’assorbitore di ossigeno, è necessario calcolare due dati
- (1) il volume di ossigeno nella confezione del cibo
- (2) la quantità di ossigeno permeabile nella confezione del cibo durante la durata di conservazione.
Infine, in base alla quantità di assorbimento di ossigeno dell’Oxygen Absorber, possiamo scegliere quella giusta.

In maniera elementare il calcolo del volume di ossigeno a cui l’assorbitore verrà sottoposto è :
Quantita di Ossigeno = [Volume della confezione in centimetri ( Base x Larghezza x Altezza ) – Peso in grammi del prodotto contenuto ] x 0,21
Questo è il volume in centimetri cubici che ci permetterà di capire il dimensionamento dell’assorbitore.
A questo valore andrebbe implementato il valore della permeabilità, per sapere l’autonomia dell’assorbitore.
Conservazione degli assorbitori
Particolare accorgimenti vanno presi nel conservare gli assorbitori. Da evitare assolutamente contenitori con tappo a vite in plastica, boccacci, e qualsiasi contenitore che non garantisca una chiusura perfetta a tenuta stagno. ALTAMENTE CONSIGLIATO RISIGILLARE LA BUSTA CONTENENTE GLI ASSORBITORI non utilizzati nel più breve tempo possibile.

CONTENUTO DELLA BUSTINA
Avviso:
1) Mettere il cibo (oggetti) insieme all’assorbitore di ossigeno in un contenitore con bassa permeabilità all’ossigeno (20 ml/㎡ 25℃ 24h/atm), esempio in un sacchetto KOP/PE, KPET/PE o lattine di plastica, lattine di vetro e lattine .
2) Il contenitore utilizzato (es.busta) e il materiale di imballaggio devono essere perfettamente sigillati, evitando l’ingresso di aria.
3) Dopo l’apertura della confezione, è meglio utilizzare gli assorbitori entro 10/15 MINUTI e risigillare immediatamente la confezione degli assorbitori non utilizzati. Gli assorbitori non utilizzati devono essere richiusi preferibilmente sottovuoto.
4) Barattoli o vasetti per contenerli NON sono consigliati
5) NON UTILIZZARE NEL MICROONDE, NON INGERIRE.
6) Non consigliato per alimenti con Aw elevata (>0,85).
7) La temperatura ambiente adatta è 20-40 ℃ – Umiditá relativa sotto il 55% UHR
8) Al di sotto dei 5 ℃, l’effetto di assorbimento dell’ossigeno diminuisce considerevolmente.
9) Durante la reazione, la bustina rilascerà una piccola quantità di calore.
10) NON IMMERGERE L’ASSORBITORE IN LIQUIDI